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Capoluogo del Comune omonimo, al centro del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è situato alle sorgenti del Fiume Nera ai piedi del Monte Cardosa in una zona boschiva e punto di partenza per passeggiate ed escursioni. Oltre alla suggestione del luogo, dovuta ai monti ed ai boschi, meta di distensive passeggiate estive, alla presenza di piste da sci e di attrezzature di risalita (Monte Prata) che invitano a praticare gli sport invernali, la località offre la possibilità di scoprire nelle vicinanze importanti monumenti di storia e di arte.
La Storia
Di probabili origini preistoriche, le sue vicende sono legate a quelle di Visso a cui nel 1255, con il 

declino dell'autorità dei feudatari del luogo, venne ceduto il Castello di Norcia dal quale Castelsantangelo dipendeva, andando a costituire, al pari di Ussita, una delle sue cinque guaite, pur mantenendo sempre con fierezza, la propria autonomia amministrativa ed economica. La Guaita di Castelsantangelo fu la più esposta alle continue rappresaglie e minacce di invasione dell'esercito nursino. Inevitabile scontro armato avvenne nel luglio 1522, quando il forte esercito nursino venne pesantemente sconfitto dai vissani nella battaglia del Pian Perduto, grazie anche al valore degli uomini della Guaita di Castelsantangelo. Ancora oggi conserva la cerchia muraria e l'originaria struttura urbanistica.

Impaginatura a cura di IK6COX Zeno Della Ceca

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