| Unione Europea | Repubblica Italiana | Regione Marche | Provincia di Macerata | | Comune di Castelraimondo |


ABITANTI: 4.458
ALTEZZA s.l.m. mt. 307
SUPERFICIE: Km2 45,28
C.A.P.: 62022
DISTANZA DA MACERATA: Km 42
PREFISSO TELEFONICO: 0737
MUNICIPIO: 0737-641723/4 P.za della Repubblica, 12
CARABINIERI: 0737-641189
POLIZIA MUNICIPALE: 0737-642328
POSTE ITALIANE: 0737-644799
POSTO TELEFONO PUBBLICO: Gelateria Carnevali C.so Italia, 57 Tel.0737-641547
                                           Orario: feriale 08:30 ÷ 12:30 – 15:00 ÷ 19:00
                                                     festivo 08:30 ÷ 12:30

Corpo Forestale: 0737-98108

Frazioni: Brondoleto, Castel Santa Maria, Collina, Crispiero, Rustano, Sant'Angelo, Stroppigliosi.

CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI:
1° Gennaio: Gran concerto di Capodanno
Giugno: Infiorata del giorno del Corpus Domini
Luglio: Rassegna di musica jazz durante i fini settimana
Agosto: Commedie dialettali in piazza, A tutta birra, Lunaria in tour
Ottobre: Concorso internazionale di scultura Città di Castelraimondo
Dicembre: Concerto di Natale 


Il comune di Castelraimondo ha una popolazione di 4.458 abitanti, di cui oltre 3.500 residenti nel Capoluogo ed il resto nelle frazioni.
Il suo territorio di Kmq. 45,28 è posto nell'Alta Valle dei fiume Potenza e si dilunga da est ad ovest. A nord confina con Gagliole, a sud con Camerino e Pioraco, a ovest con Matelica, Esanatoglia e Gagliole, ad est con San Severino Marche, Camerino e Serrapetrona.
Castelraimondo è importantissimo centro viario: oltre alla stazione sul tratto ferroviario Albacina-Civitanova Marche vi passa una fitta rete automobilistica.
Grazie alla sua posizione, in un quadrivio nella Valle del Potenza, certamente Castelraimondo era importante sin dai tempi più antichi.
Nella stesura dell'atto della fondazione del Castello di Raimondo redatto da Francesco Zennis (Joannis) di Fano il 01-12-1311, tra i molti presenti si nomina il Signore Francesco, priore di San Bartolomeo di Rotabella (chiesa demolita per necessità varie), il che significa che prima della costruzione del castello esisteva una fiorente comunità con parrocchia ed ospedale per pellegrini. Il castello sorse per concessione di Raimondo, nativo di Aspello (Francia), figlio di Attone (Ottone), nipote di Clemente V, affinché la guelfa Camerino si potesse difendere dagli attacchi delle ghibelline Matelica, Fabriano e San Severino, con le quali spesso era in lotta per il possesso delle fortezze di Gagliole e Castel S. Maria. li castello era di proprietà dei Da Varano di Camerino e venne costruito in vocabolo Lapidoso, nella contrada di Rotabella.
Casteiraimondo fu edificato dunque per necessità belliche, data la sua posizione logistica e strategica; punto di collegamento per mezzo del suo Cassero con Camerino, Gagliole, Crispiero, Castel S. Maria, Torre Beregna, Le Torrette (Fanula e Guardia), Torre del Parco, Rocca d'Aiello e di difesa su una linea di 10-12 km con torri e sbarramenti che si alternavano a fossi e terrapieni.
Al di fuori dei documento sopracitato, per ora non abbiamo altro sulle vicissitudini per i secoli seguenti.
Era un agglomerato di case lungo circa m. 200 e largo 100, circondato da mura con dieci bastioni su cui svettavano il Cassero e l'abitazione del capitano castellano.
Il Capoluogo conserva ben poco dell'antico: il Cassero, potente torre merlata, alta 36 metri, simbolo di Castelraimondo,

è il maggior resto dell'antica fortezza. Dell'imponente opera difensiva rimangono incorporate nelle costruzioni successive parti di mura, una torre dell'antica residenza del castellano, oggi casa parrocchiale e un'altra torre sulla quale è stata elevata la cella campanaria della chiesa di San Biagio, patrono del paese. Largo ed imponente il Corso principale con, allo sfondo, il Municipio in cotto con loggiato del XIX secolo.
Castelraimondo ha sei frazioni tra le quali, a levante Collina e Crispiero, di notevole interesse storico, ambientale e paesistico, capoluogo di comune fino al 1860, ha dato i natali al famoso genetista agrario Seri. Nazareno Strampelli.
La parte alta di Crispiero racchiude l'antica struttura con gran parte della vecchia cinta muraria e alcune casette medievali con caratteristici sporti nei travi in legno e cornici in cotto. In una chiesetta si può ammirare una statua in legno del XVI secolo della Madonna "Auxilium Christianorum", finemente pitturata.
A ponente sono le frazioni di Rustano, Castel Sant'Angelo, Brondoleto e Castel S. Maria la quale conserva l'impronta urbanistica dell'antico castello medievale su tre cerchi concentrici separati da viuzze strette e angusti viottoli che portano ad una piazzetta su cui si trovano il maestoso ex palazzo comunale e la chiesa parrocchiale che conserva una preziosa tavola con l'Incoronazione della Vergine (1463) del Boccati.
A due chilometri dalla statale prolaquense, alla cui sinistra si nota la torre dei Parco con antichi alloggiamenti per il presidio, si erge nel mezzo di un annoso parco con la tomba del conte Manfredi Gravina e la sposa Maria Sofia dei Principi Bandini, il castello di Lanciano, con ampie sale decorate a stucchi ed antichi arredi, è adibito a convegni.
Fino al 1936 Castelraimondo aveva circa 1.000 abitanti. Essi vivevano per la maggior parte dediti all'artigianato, alla produzione di terrecotte e di attrezzi da taglio; poi venne costruita la Cartiera Miliani, ancora oggi punto nevralgico dell'economia cittadina, e le cose cominciarono a migliorare.
CASTELLO DI LANCIANO
Il castello di Lanciano fu costruito nel 1350-1418, restaurato dai Da Varano in epoche successive. Nel 1621 passò in affitto ai Voglia, poi ai Rosa nel 1680, infine ai Bandini che lo ebbero come feudo da papa Benedetto XV, e che lo restaurarono. interno decorato con stucchi, sale con collezioni di dipinti, tra questi i ritratti delle donne illustri dei Da Varano. E' circondato da un grande parco. Proprietà della Curia Arcivescovile di Camerino.


Testi e foto per gentile concessione di Progetto Italia s.r.l -Cagli (PS) Tel. 0721-781693

Impaginatura a cura di IK6COX Zeno Della Ceca

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