Castel San Venanzio
Frazione di Serrapetrona

IL CASTELLO E LA CHIESA
Dell'antica fortificazione, in cui fu chiuso l'abitato ai primi del '300 dai
signori di Camerino, nel 1927 erano ancora sul luogo la porta arcuata
all'uscita per la strada di Camerino, le fondamenta della torre principale
lungo il muro che saliva a monte del caseggiato a circa 60 metri dalle
ultime case. Oggi resta quasi solo la torre minore da cui fu ricavato il
campanile della chiesa. Anche questa sembra costruita entro la cinta di
un'antica rocca e col materiale di questa sull'area forse del palatium
feudale. La chiesa plebale di S. Lorenzo e' preceduta e affiancata sul lato destro, dov'e' l'unico ingresso, da un portico a quattro archi sorretti da robuste colonne. Il portale ad arco a tutto sesto con fregi ai capitelli che concludono gli stipiti e' tutto di calcare rosa. Sulla parete esterna, ai lati della porta, erano visibili due stemmi dipinti con i gigli farnesini,
uno incorniciato dall'aquila bicipite e sormontato dal cappello
cardinalizio. A sinistra della porta una lapide, apposta il 5 settembre
1920, ricorda gli 11 caduti della guerra 1915-18; a destra un'altra con data 20 agosto 1971 porta i nomi di quattro caduti della seconda guerra mondiale.
Il campanile in mattoni, si eleva sulla parete inferiore di un'antica torre
tutta di pietra squadrata. L'incontro delle due parti e' segnato da una
mensola di mattoni che corre lungo i quattro lati. La cella campanaria ha
quattro fornici cuspidati e centinati da cornici sporgenti. L'interno della
chiesa a pianta rettangolare col soffitto a capriate e' un ampio vano
illuminato da due monofere aperte sulla parete sinistra nei restauri degli
anni 1951-54 a somiglianza e nelle misure di quelle originali della parete
dell'organo e dell'abside liberata dalle sovrastrutture barocche e riaperta
nel 1972. A quell'anno risale la ristrutturazione del presbiterio: sul
pilastro che sostiene l'altare e' stata infissa una pietra con scolpita una
croce greca lobata gi�' sopra la porta d'ingresso dello stabile antistante,
demolito nella costruzione della nuova strada. La chiesa, che anticamente doveva essere tutta affrescata in varie epoche, conserva sulla parete destra in alto presso la cantoria un Crocifisso che il Serra attribu� a Lorenzo Salimbeni ma che il Romani l'assegno' all'altro pittore sanseverinate Lorenzo d'Alessandro. Dei due altari barocchi che si fronteggiano a met� della navata restano le tele settecentesche: a sinistra e' Antonio ab. con a fianco tre santi, fra cui e' riconoscibile Sebastiano di fattura scadente; a destra Madonna del Rosario con i SS. Domenico e Caterina tela attribuita a Luigi Valeri. Sulla sinistra della parete absidale e' la Crocifissione con la Vergine, la Maddalena e Giovanni ev. su fondo d'oro, tempera su tavola del massimo pittore camerinese Girolamo di Giovanni eseguita negli anni 1450-1454, restaurata tra gli anni 1971-1973. Sulla stessa parete e' un
tabernacolo la cui porticina ha una complessa cornice, scolpita in marmo
bianco e pietra rossa, di epoca gotica: sopra e' una conchiglia, ai lati due pilastrini tortili, con capitelli e stilobati, sorreggenti un timpano. Nel
pilastro che sorregge il tabernacolo e' stata incastrata una pietra decorata con tralci e fregi recuperata dal fabbricato antistante la chiesa, ora demolito, appartenente ad una confraternita. A destra e' una scultura lignea dipinta rappresentante la Vergine lauretana. L'acquasantiera e il battesimo di pietra sono sorretti da pilastrini. La sacrestia, ricavata dal vano inferiore della torre campanaria, al disopra del soffitto lascia visibili due volte a botte tagliate e sovrapposte: quella pi� bassa e' leggermente cuspidata



Link http://www.comune.serrapetrona.mc.it/cultura/castell.htm
      



Back
Diploma Castelli Italiani provincia di
Macerata