Mi sono sempre posto il problema di come approntare una piccola
stazione portatile all’uso di eventuale emergenza, field day,
vacanza o attivazione di scogli e isole.
Uno dei problemi principali in questo tipo di operazioni consiste
nella scelta dell’antenna: verticale, dipolo
o longwire ?
Altra scelta obbligatoria: cosa e quante bande deve coprire
l’antenna?
Quale supporto utilizzare se non si conosce la natura del terreno, la
località, il posto dove operare?
Dove mettere tutto questo materiale per essere sempre pronto
all’uso?
Di seguito cercherò di analizzare e farvi analizzare le varie
situazioni.
Non voglio entrare assolutamente in termini tecnici, formule e altre
amenità del genere, interesserebbero poche persone e alla fine ciò che
conta e conterà realmente è sapere se quello che uno si porta dietro, se
quello che ha autocostruito funzionerà e farà fare un po’ di qso.
Non me ne vogliano i puristi, possono tranquillamente cambiare sito e
cercarsi un altro articolo, non mi offenderò per così poco HI .
Dipolo pro e contro:
Pro: è buono per collegamenti a
breve distanza, una volta tarato
è difficile trovare ROS alto o imprevisto.
Contro: si devono avere due o più
punti di ancoraggio o perlomeno
un sostegno centrale e comunque si deve avere spazio sufficiente per gli
oltre venti metri che occupa nel caso si volesse operare a partire dai 40
metri (E TROVATELI VOI
NEL CASO OPERASTE DA UNO SCOGLIO ! HI )
Verticale pro e contro:
Pro: necessita di un solo
punto di appoggio, è "discreta"
nel DX.
Contro: se trappolata non si
troverà mai il R.O.S. di come la
si è tarata a casa propria, se monobanda
si potrà lavorare
solo su una banda e comunque non si troverà mai
l'agognato 1:1 , necessita comunque di un'accordatore
d'antenna.
Longwire pro e contro:
Pro: un solo conduttore e un solo
punto di appoggio.
Contro: guadagno da
"definire", da usare sempre con
accordatore d'antenna.
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Analizzando queste considerazioni e dopo svariate prove anche “on
the air” io ho optato per un'antenna
longwire.
Perché? Se si utilizzasse una verticale o un dipolo si avrebbe
bisogno di un sostegno centrale e quindi tanto vale utilizzare una
longwire. Se si utilizzasse una verticale si dovrebbe utilizzare
un’accordatore e quindi tanto vale utilizzare una longwire.
Da mie esperienze personali posso affermare con certezza che una
verticale, trappolata o no, si comporta in modo anomalo (con variazione di
ROS incredibile) secondo il terreno dove e’ appoggiata, secondo
l’angolatura dei radiali, secondo…non so cosa !!
Fatta la scelta di costruire una longwire adesso c’è l’assillo di
come costruirla : in filo elettrico oppure con tubi di alluminio? Se si
utilizzasse il filo elettrico rimarrebbe sempre il problema di come
fissare un’estremità in “aria” . Già! Come fare? Come si può
pensare di fissare questo filo se si è in aperta campagna, sopra uno
scoglio, su un terrazzo di una camera
d’hotel o che ne so io ?
Non è meglio pensare allora di avere un solo punto d’appoggio come
se fosse una verticale e costruirla con tubi d’alluminio?
OK, comincia il progetto e a dire la verità nel pensarlo mi è venuto
in aiuto un’inserzione pubblicitaria proprio su Radio Rivista di una
nota ditta di Milano, la Milag (non mi hanno pagato per inserire il nome,
mi sembra giusto citare la fonte di approvvigionamento).
Questa ditta proponeva e propone tutt’ora una longwire di questo
genere, io ho solo fatto alcune modifiche per poterla utilizzare come
“mobile”.
L’antenna è costituita da 4 tubi di alluminio telescopici della
lunghezza di 2 metri cadauno e di un balun 4:1 per adattare l’alta
impedenza alla base.
Con una lunghezza totale di 8 metri è assicurata la copertura
continua dai 10 agli 80 metri anche se……..
Nella confezione della MILAG è compreso tutto: 4 tubi di alluminio
molto robusti (anche troppo forse, sono molto pesanti, una scatola stagna
con entrocontenuto il balun 4:1, 4 fascette stringitutbo, 2 isolatori in
gomma per isolare la base dell’antenna al sostegno, 2 staffe di
fissaggio.
Ho provato l’antenna così come è arrivata, naturalmente
interponendo tra il balun e il TX un’accordatore d’antenna classico
tramite cavo coassiale di lunghezza qualsiasi, e devo dire che ho trovato
un’accordo morbido e senza problemi. Ho provato anche con un
trasmettitore con accordatore automatico e anche qui non ho trovato
problemi, l’accordo era perfetto in tutte le bande, 80 metri compresi.
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