INTERFACCIA AUDIO SOUNDCARD - RTX

Descrizione di una interfaccia con isolamento galvanico fra scheda audio del computer e un ricetrasmettitore
per l'utilizzo dei vari modi digitali quali RTTY, PSK31, MFSK, JT6M e JT65.

L'interfaccia sopra illustrata è stata realizzata al fine di consentire l'uso delle varie tecniche di
trasmissione digitale sia in HF (RTTY, PSK31 ecc.) che nelle bande superiori (JT6M e JT65)
sfruttando gli ormai diffusissimi programmi che utilizzano la scheda audio presente in ogni
computer.

Molto spesso viene indicata la possibilità di connettere direttamente la scheda audio
all'apposita presa sul ricetrasmenttitore, senza ricorrere a dispositivi come quello qui presentato
a parte qualche resistenza. Nonostante tale collegamento permetta comunque il funzionamento
audio/pc - rtx, questo tipo di connessione non consente di mantenere elettricamente isolato
il computer e il ricetrasmettitore, facendo correre il rischio che un eventuale problema su uno
dei due apparecchi possa danneggiare l'altro anche in modo grave.
L'interfaccia realizzata secondo lo schema qui descritto consente invece un perfetto isolamento
galvanico anche delle "masse" del computer rispetto a quella del ricetrasmettitore.

Esistono sostanzialmente due tipologie di interfaccia per questo tipo di trasmissione e ricezione
digitale, entrambe molto diffuse. Il primo tipo impiega dei componenti attivi quali semplici
transistors o circuiti integrati e consente anche di ottenere una amplificazione del segnale gestito,
mentre il secondo fa uso di soli componenti passivi introducendo una minima attenuazione.
Una prima interfaccia è stata realizzata con componenti attivi, ma nonostante il funzionamento
fosse più che buono per modi quali RTTY e PSK31 in bande rumorose quali le HF, l'impiego
della stessa già in banda 50 Mhz in JT6M e JT65A per traffico EME è risultato penalizzante
a causa dell'introduzione di una soglia di noise seppur minima da parte dei componenti attivi
di cui faceva uso. Era infatti sufficiente alimentare l'interfaccia per poter visualizzare un certo
incremento del livello di rumore (vedi spectran di I2PHD) anche a ricetrasmettitore spento.
E' stata quindi scelta l'interfaccia con soli componenti passivi al fine di non pregiudicare la
decodifica dei segnali più bassi quali quelli provenienti dal traffico via EME in modalità JT65.

Lo schema elettrico dell'interfaccia è descritto nella figura che segue:

I valori dei componenti non sono affatto critici e l'interfaccia è stata realizzata impiegando una
basetta millefori. Le RFC presenti lato computer e i trasformatori di isolamento sono componenti
generalmente impiegati anche nei modem telefonici. I trasformatori di isolamento hanno una
impedenza di 600 ohm con rapporto 1:1 e un isolamento di 3000 volts.
Particolare attenzione deve essere posta nella schermatura e nella gestione delle masse.
La massa del computer è separata da quella del ricetrasmettitore per le ragioni esposte in
premessa. Il circuito è stato collocato in un contenitore metallico e tutti i collegamenti verso
il computer e il ricetrasmettitore sono fatti con cavetto schermato. Per scongiurare ritorni di RF
che pregiucherebbero la trasmissione in modalità digitale sono stati infine inseriti alcuni toroidi
sia sui cavetti verso il ricetrasmettitore che su quelli diretti alla scheda audio.

Il circuito non richiede alcuna taratura e tutti i livelli del segnale da e verso la radio vengono
gestiti attraverso gli appositi comandi software dei programmi utilizzati. L'interfaccia è stata
utilizzata con ottimi risultati anche per traffico via EME in banda 50 Mhz (WSJT - JT65A)
consentendo la corretta decodifica di segnali nonostante l'impiego di una sola 5 elementi yagi.