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Il QRP

Il Rockmite



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Rockmite: un ricetrasmettitore CW QRPp alla portata di tutti.

Appassionato di CW da ormai una decina di anni, meditavo da lungo tempo una incursione nell'affascinante mondo della radio "non strillata": il QRP.

Non essendo particolarmente abile nell'autocostruzione, ho inizato a ricercare in internet un semplice kit da realizzare con poca spesa, senza toroidi da avvolgere e che non richieda taratura.

In breve mi imbatto in un ricetrasmettitore, il Rockmite (http://smallwonderlabs.com), dalle caratteristiche decisamente interessanti:

  • Versione per i 40 o 20 metri.
  • 0.5W in 40mt e 0.3W in 20mt.
  • Keyer incorporato operante da 5 a 40 WPM.
  • Sidetone per il riascolto in CW.
  • Full break-in.
  • 35 dollari incluse spese di spedizione.

Nel sito trovo l'indirizzo di e-mail del progettista ed ideatore Dave, il quale mi risponde con grande cortesia e dovizia di particolari, inviandomi un manuale operativo e di installazione.

In breve, decido per la versione in 20mt e faccio l'ordine: pago con PayPal (www.paypal.com) ed in 3 settimane mi viene recapitata una busta contenente il circuito stampato di 5x7 cm, che entra in una scatola di mentine, ed una manciata di componenti, tra cui due quarzi e tre integrati (di cui uno SMT), tutti in apposite buste di plastica separate.

 

Figura 1

Fig. 1: Il Rockmite arriva a casa !

 

Nel manualetto allegato di 4 pagine si fa riferimento ad un ulteriore manuale (http://smallwonderlabs.com/RMhelps.pdf) che guida passo passo alla realizzazione di questa piccola meraviglia. I manuali sono fatti in modo tale che è impossibile confondersi, le resistenze e le induttanze sono illustrate per codice di colore, scritto per esteso – in inglese, ovviamente – e le capacità sono tutte identificate per la scritta che riportano esternamente.

Anche le figure sono a prova di errore e forniscono istruzioni dettagliate persino per il montaggio dei diodi.

L’unica leggera difficoltà della realizzazione sta nel montare il minuscolo integrato SMT, da manovrare con attenzione perché sensibile alle scosse elettrostatiche (arriva in una apposita bustina antistatica); è sufficiente comunque installare questo componente per primo, magari chiedendo aiuto al malcapitato di turno affinché ce lo tenga fermo per qualche secondo.

Il resto dei componenti si monta senza difficoltà, avendo l’accortezza di procedere per aree, in modo da avere sufficiente spazio per l’installazione. In particolare occorre prestare attenzione a lasciare da mezzo a un millimetro di spazio tra ciascuno dei due quarzi ed il circuito stampato, per evitare cortocircuiti e scariche improvvise che potrebbero bruciare la realizzazione. Il transistor dedicato all’amplificazione di potenza, 2N2222A, va saldato per ultimo dopo avervi applicato il dissipatore di calore fornito in dotazione, perché è più alto e largo degli altri componenti e non lascerebbe spazio di manovra per l’installazione nelle aree adiacenti.

 

figura 3

Fig. 3: Il Rockmite con i componenti assemblati

 

Il Rockmite è un valido ricetrasmettitore quarzato a conversione diretta dalle caratteristiche sorprendenti: il microcontrollore 12C508A fornisce l’offset in frequenza per operare in CW durante la trasmissione e  contiene il software per il keyer per operare in modalità Iambic tra 5 e 40 WPM. Il secondo quarzo è utilizzato come filtro di front-end del ricevitore, per ridurre l’interferenza delle stazioni broadcast.

L’uso del Rockmite è immediato: l’rtx in versione base è dotato di uscita audio per cuffia, ingresso per il tasto, connettore di antenna, di alimentazione (8-12V) e di uno switch. Queste componenti non sono fornite assieme al kit e vanno acquistate a parte, assieme all’ovvio interruttore on-off.

Una breve pressione dello switch commuta tra i due canali disponibili, il primo alla frequenza del quarzo (14.060 o 7.040 kHz) ed il secondo con un offset di circa 700Hz.

Una pressione più lunga dello swich fa entrare il Rockmite in modalità di impostazione della velocità del keyer, che è possibile aumentare o diminuire usando le palette del paddle. Se non viene premuto alcun tasto per un secondo e mezzo circa, il Rockmite torna in modalità standard. Il Rockmite riconosce automaticamente l’inserimento di un paddle o di un tasto verticale/bug poiché l’uso di un jack mono mette a massa il contatto delle linee del paddle e baypassa automaticamente il keyer.

 

 

ffa

 

Fig. 4 Vista frontale e posteriore del Rockmite in versione con potenziometro per il volume

 

Tutto questo è notevole, tenendo conto che stiamo parlando di un rtx pagato meno di 30 euro, comprese le spese postali.

E’ possibile apportare una lista di modifiche molto semplici ma efficaci:

  • Potenziometro per il volume: si sostituisce R5 con un potenziometro da 1M ohm, collegando i due terminali di R5 al centrale e ad uno degli altri due terminali del potenziometro.
  • Protezione per l’inversione di polarità: si aggiunge un diodo 1N4001 o tipo Schottky 1N5818 in serie con il jack di alimentazione (V+), avendo accortezza di mettere il lato del diodo con la banda verso il Rockmite. Gli equivalenti vanno ugualmente bene, date le mininali tensioni e correnti in gioco.
  • Operatività tra i 9V ed i 12V: riducendo R1 ed R8 da 1k ohm a 470 ohm il Rockmite può operare tranquillamente con una pila da 9V.
  • Riduzione delle interferenze da stazioni locali AM: si installa una resistenza da 1k ohm in un apposito slot libero del circuito stampato.
  • Aumento della potenza: installando al posto del 2N2222A un 2N3053 ed abbassando il valore della resistenza R18 da 10 a 6.8 ohms si ottengono circa 1.25W in 40mt; questa modifica provoca però delle cadute di tensione sul collettore del finale di potenza.  Personalmente non l’ho sperimentata perché sono più che soddisfatto delle prestazioni del Rockmite così com’è.

 

Altre modifiche, tutte interessantissime, si trovano sul sito di N0RC http://www.radioactivehams.com/~n0rc/rm/, tra cui filtri audio, installazione di un VXO per la sintonia di una certa porzione di banda QRP, e tante altre cose, tutte incredibilmente utili. Molto nutrita è anche la sezione fotografica che mostra vari Rockmite installati nelle scatole più disparate: dal mouse per PC alle scatole di mentine (molto diffuse le Altoids).

L’uso del Rockmite sul campo è sorprendente, a lettere maiuscole. Di norma, nei finesettimana, esco con il pargoletto Marco a fare una passeggiata poco prima di pranzo e, con l’occasione, porto con me il Rockmite ed un’antenna per automobile Maldol per i 20mt, tarata esattamente sui 14.060 kHz.

Dopo pochi minuti di CQ la risposta arriva sempre puntuale. Da Roma, vicino al mare, ho fatto già una trentina di QSO e 12 country con QRB variabili tra i 1000 ed i 2000 km. L’efficienza del ricetrasmettitore ha dello strabiliante: tra i 4 ed i 9 mila km per W di potenza. Da non credere, tenendo conto poi che la maggiorparte delle stazioni contattate opera in QRP con potenze intorno ai 2W.

La soddisfazione di uscire con IK0YGJ / QRP / P e sentirmi rispondere CONGRATS FER UR RIG, non appena comunico il fatidico MY PWR ES 2TT MW appaga quasi una carriera di radio. Di norma, quando trovo l’indirizzo di e-mail mando una mail con la foto del Rockmite, e guardate cosa mi risponde l’amico Uwe (DL7UWE), da Berlino, a seguito del nostro QSO QRPp / QRP:

 

Dear Carlo,

many thanks for the nice cw-QSO und the mail. Very impressiv your ROCKMITE.

I have 13 QRP-transceivers with slighly changed design for 5 ham-bands. The output ranges from 2 to 3 W. The layout is home brew. I have used the SPRINT-LAYOUT computer software to design it.

In the attachement you will find the circuit of my QRP-transceiver.

Vy 73, gl, cuagn

Uwe, DL7UWE

 

L’uso sul campo del Rockmite non è così penalizzante come potrebbe sembrare, il front-end ha una larghezza di banda ed una selettività sicuramente non paragonabili ad un ricetrasmettitore commerciale, eppure questa caratteristica ritorna molto comoda. Avendo infatti solamente due canali spaziati di 7-800 hertz, è molto utile sentire altri OM anche leggermente spostati. Di norma, chiamando CQ, è il nostro corrispondente a muoversi in isofrequenza, a questo punto il QSO è praticamente fatto.
Scarica qui una registrazione (mp3, 300kB) del Rockmite in ricezione.

Concludendo, il Rockmite è un rtx abbordabilissimo per i principianti, come me, ma sono soprattutto gli esperti che possono trarne le maggiori soddisfazioni. Un esperto è in grado di installare i componenti in una serata e potrebbe ideare delle modifiche in grado di trasformarlo in un vero e proprio rtx, come ad esempio l’introduzione di uno S-meter, un modulo integrato di amplificazione lineare a 5 W con potenza regolabile, un VXO per la sintonia di una ventina di kHz intorno alla frequenza del quarzo ed una sezione di amplificazione della bassa frequenza con altoparlantino entrocontenuto.